Il Parco Zoo Falconara sostiene diversi progetti di conservazione "in situ" (cioè in natura, nelle aree originarie delle specie selvatiche), contribuendo attivamente alla protezione delle specie animali e alla salvaguardia della biodiversità.

L'Okapi Conservation Project (OCP) opera nel cuore della Repubblica Democratica del Congo per proteggere l'habitat naturale dell'okapi e degli indigeni che vivono nella Riserva Naturale dell'Okapi. Proclamata patrimonio dell'Unesco, la Riserva è una delle aree con maggior diversità biologica di tutta l'Africa. Le azioni che l'Okapi Conservation Project svolge sono molteplici, dalla promozione della ricerca scientifica al controllo del territorio. Questo strano mammifero è considerato "in pericolo di estinzione” dalla IUCN Red List of Threantned Species. In circa 15 anni gli esemplari di okapi presenti in natura sono infatti diminuiti del 50%.
🗓️18 ottobre ➡️Giornata Mondiale dell’OKAPI

Il Cheetah Conservation Fund (CCF) nasce nel 1990 quando la Dott.ssa Laurie Marker, zoologa americana decide di fondare in Namibia un’organizzazione no-profit per la salvaguardia e reintroduzione nel proprio habitat di questi splendidi felini. Il CCF è l’organo più prestigioso al mondo per quanto concerne la ricerca, conservazione, salvaguardia e reintroduzione del ghepardo nel proprio ambiente naturale. Durante gli anni di attività il CCF ha sviluppato numerosi progetti orientati al benessere dei felini e non solo.
🗓️4 dicembre ➡️Giornata Mondiale del GHEPARDO

Il Giraffe Conservation Foundation (GCF) nasce pochi anni fa con lo scopo di portare alla luce nuove conoscenze sulla biologia e conservazione delle giraffe. Dalla fine degli anni ‘90 a oggi la popolazione di giraffe in natura è passata da 140.000 a 80.000 e risulta inferiore a quella degli elefanti. Una diminuzione del 40% in poco più di dieci anni. Colpa soprattutto della degradazione dell’habitat, delle attività umane e del bracconaggio.
🗓️21 giugno ➡️Giornata Mondiale della GIRAFFA

BRIDGES Behavioural Research In Diverse Gelada Environmental Settings
L'obiettivo generale di BRIDGES è studiare e comprendere il comportamento della specie di scimmia Gelada (Theropithecus gelada) integrando le informazioni provenienti sia dagli ambienti selvatici che in cattività con il fine di contribuire al miglioramento delle strategie di conservazione in natura e al potenziamento della gestione delle popolazioni in cattività.

Salviamo il lemure cantante
Da 15 anni ricercatrici e ricercatori del Laboratorio di Etologia del Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi (DBIOS) dell’Università di Torino studiano il lemure cantante nelle foreste pluviali del Madagascar, per proteggere questo enorme tesoro di biodiversità. Ogni anno si recano a Maromizaha per raccogliere dati importanti, che gli permettono di scoprire i meccanismi che ci accomunano a questi primati, come la loro abilità di produrre canti melodiosi e ritmici proprio come noi umani. Grazie a questi studi sappiamo molte cose, ma sappiamo soprattutto quanto la loro sopravvivenza sia in precario equilibrio! L’obbiettivo del progetto “Salviamo il lemure cantante” è di effettuare un censimento del numero effettivo di Indri presenti in natura, dato assolutamente necessario per poter pianificare e attuare una strategia di gestione e conservazione efficace.

Volohasy: Bambù, uomini e lemuri.
Il progetto Volohasy nasce per mezzo del dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi (università di Torino) grazie al sipporto di UIZA e dei Parchi Zoologici Italiani partner. L'intento di questa iniziativa è quello di combattere la perdita di habitat forestale, che rappresenta la prima causa di estinzione delle specie in Madagascar. Il sito in cui è localizzato il progetto è l'area protetta di Maromizaha, chiamata anche la Foresta pluviale degli alberi dragoni del Madagascar.
Nella zona vivono 13 specie di Lemuri, 77 specie di Uccelli, 60 specie di Anfibi e 20 specie di Rettili da proteggere e la popolazione locale è resa partecipe del progetto, promuovendo così lo sviluppo sostenibile degli abitanti della foresta. L'obbiettivo che si è posto Volohasy è ripiantare un ettaro di foresta di bambù all'interno dell'area protetta. Tutto il piano di lavoro verrà svolto attraverso il monitoraggio del sito di riforestazione per mezzo di un censimento mensile della fauna e la formazione di personale locale specializzato nella gestione delle risorse naturali di alto valore.

SANCCOB è un'organizzazione senza scopo di lucro che opera dal 1968 in Sud Africa, il cui obiettivo principale è contrastare il declino degli uccelli marini attraverso il salvataggio, la riabilitazione e il rilascio degli esemplari malati o feriti, con particolare attenzione al pinguino africano.

Save the Caissara
Dal 2011 al 2015 il Parco Zoo Falconara ha promosso una collaborazione con il Parco Zoo Punta Verde di Lignano Sabbiadoro sostenendo il progetto SAVE THE CAISSARA.
Tale progetto nasce nel 2004 grazie ad una collaborazione tra il Parco Zoo Punta Verde e l’IPÊ (Instituto de Pesquisas Ecológicas), organizzazione brasiliana operante in campo ambientale. Nel corso degli anni questo progetto ha permesso di effettuare ricerche su campo tra l’isola di Superagui e Ariri (tra lo Stato di Paranà e San Paolo in Brasile) a favore del Leontopiteco testa nera (Leontopithecus caissara), piccola scimmia appartenente alla famiglia dei Callitricidi che ad oggi vive solo ed esclusivamente in quella zona del Brasile e non è presente in cattività.
Negli ultimi 10 anni:
- si è provveduto ad effettuare un censimento della popolazione di Leontopiteco caissara;
- sono stati monitorati alcuni gruppi attraverso radiocollari per comprenderne abitudini e l'uso dello spazio;
- la popolazione locale ha avuto la possibilità di confrontarsi, riscoprendo le tradizioni per creare un reddito legale soddisfacente;
- è stato avviato un progetto di ecoturismo per far conoscere la natura nel suo pieno rispetto ed equilibrio.
Lo IUCN sta valutando, in base al lavoro svolto negli ultimi anni e ai dati confrontati, di rivedere addirittura il grado di minaccia del Caissara, spostandolo da “gravemente minacciato” a “minacciato”, cosa che rappresenterebbe un grande successo e una dimostrazione che il lavoro svolto nell'ultimo decennio ha avuto un grande valore.

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