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Dal Paese dei Bimbi…
Inaugurato nel 1968 dal fondatore Italo Palanca, il Parco Zoo Falconara si estende per circa 60.000 mq. Sorto sulla collina di Barcaglione, dove all'epoca si estendevano solo campi, in poco più di un anno furono innestate oltre 15mila piante. Di proprietà privata, la struttura è impegnata nella conservazione delle specie minacciate di estinzione e nel promuovere la cultura della biodiversità attraverso la partecipazione a programmi di educazione e ricerca. 
Il tutto è cominciato seguendo un concept di intrattenimento per bambini e famiglie, con parco giochi, casette delle favole e animali da cortile. Successivamente il progetto è diventato più ambizioso con l'arrivo, nel 1974, del primo leone. Ecco che il Parco “Paese dei Bimbi” inizia lentamente a trasformarsi in Zoo, tanto che nel 1980 la struttura fa ufficialmente ingresso nel circuito UIZA (Unione Italiana Zoo e Acquari) che ad oggi conta 17 associati e si propone di promuovere in Italia l’idea delle strutture zoologiche come strumento di conservazione, educazione naturalistico-ambientale e ricerca scientifica. Nel 1990 prosegue l'espansione del Parco aggiungendo le attività didattiche per scuole, con cui oggi svolge anche un importante ruolo di sensibilizzazione. Centro didattico di riferimento anche per famiglie, è un luogo dove adulti e bambini possono incontrare gli animali, conoscerli e imparare a proteggerli. Nel 2003 il Paese dei Bimbi cambia nome, e diventa Parco Zoo Falconara. Dal 2006 entra a far parte dell’EAZA, l’associazione che riunisce i migliori zoo e acquari a livello europeo e sviluppa programmi di riproduzione controllata, promuovendo la collaborazione tra gli associati per la ricerca scientifica e progetti di conservazione in natura.

…al Parco Zoo Falconara 
La struttura ospita più di 200 esemplari tra mammiferi, uccelli, rettili e anfibi. Diverse specie sono classificate secondo la Red List dell’IUCN da vulnerabili a estinte in natura. Il mantenimento delle specie minacciate è una delle sfide raccolte dal parco che, dal 2001, ha finanziato più di 10 progetti di conservazione in situ, stanziando diverse migliaia di euro negli ultimi anni. Tre attualmente i progetti di conservazione seguiti. Il parco sta promuovendo le campagne di protezione del ghepardo, della giraffa e dell’okapi.
Lo staff della struttura collabora alla ricerca scientifica con diverse Università lItaliane. Lo studio delle abitudini alimentari dei ghepardi svolto presso lo zoo da una studentessa della Facoltà di Medicina Veterinaria dell'Università di Camerino é stato pubblicato su riviste internazionali. La struttura ospita anche diversi studenti delle scuole superiori e dell’università per tesi e tirocini formativi. 
Numerose sono le attività disponibili, a partire dalle domeniche a tema (da aprile a settembre) su “natura e biodiversità” e dai centri estivi, fino agli AperiZoo, percorsi guidati dietro le quinte, e alle rappresentazioni teatrali.


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